30 giugno 2007

L'eleganza ...

"La penna con cui stai scrivendo questi versi è solo uno strumento: non ha alcuna coscienza, segue la volontà di chi la impugna. E in questo assomiglia molto a ciò che chiamiamo VITA. Tanti uomini si trovano sulla terra solo per ricoprire un ruolo, ma non capiscono che esiste una Mano Invisibile che li guida. In questo momento, nelle tue mani, nella penna che traccia le lettere risiede ogni intenzione della tua anima. Voglio che tu comprenda l'importanza di tutto ciò".
"La capisco, e mi rendo conto di quanto sia fondamentale mantenere una certa eleganza. Vuole che io mi sieda in una certa posizione, mi chini davanti al materiale che utilizzerò e cominci a lavorare solo dopo questa prassi."
Certo. Via via che imparava a rispettare la penna, Athena scopriva che era necessario avere serenità ed eleganza per apprendere la scrittura - e la serenità viene dal cuore.
"L'eleganza non è qualcosa di superficiale, bensì la maniera che l'uomo ha scoperto per onorare la vita e il lavoro. Perciò, quando avverti che la posizione sta diventando fastidiosa, non pensare che sia sbagliata o falsa: è autentica perchè è difficile. Essa fa sì che tanto la carta quanto la penna si sentano orgogliose del tuo sforzo. Il foglio cessa di essere una superficie piana ed incolore, e acquista la profondità delle cose che vi si affidano. L'eleganza della postura è indispensabile, affinchè la scrittura sia perfetta. E' così anche con la vita: quando si elimina il superfluo, l'essere umano scopre la semplicità e la concentrazione. La posizione più semplice e più sobria è sempre quella più bella, anche se all'inizio può sembrare scomoda." [...]

Da "La strega di Portobello" di P.Coelho, pagina 84
ieiena:-)

29 giugno 2007

Il buon samaritano

Il buon Samaritano è l'icona biblica del campo di seconda tappa"Liberi per amare", nel materiale per la preparazione mi è stato dato un testo scritto di don Tonino Bello "Con viscere di misericordia" che analizza i verbi del brano rendendo questo brano più attuale e attualizzabile, (tra noi, in parrocchia, nei luoghi di vita), che mai; l'analisi che mi è piaciuta di più è quella del verbo:" gli passò accanto":
"Passare accanto non significa passare sopra.
Passare accanto significa rispettare i volti uguali e distinti.
Passare accanto significa prendere atto della presenza degli altri, prendere atto che non tutti si identificano con il nostro gruppo, con la nostra parrocchia, con le nostre idee. Prendere atto che ci sono gli altri.
Passare accanto significa essere discreti perfino nelle espressioni della nostra fede.
Passare accanto non significa annessione, accaparramento, proselitismo, altrimenti la parrocchia diventerà organizzazione delle cose sacre, non focolare dove arde la carità.Sarà consorteria di beneficienza, fabbrica del rito, multinazionale della morale, non focolare dove arde la carità.
Passare accanto mi sembra bellissimo e anche molto dolce."
Mi è piaciuta molto questa analisi e sono d'acordo con questa visione, perchè molte volte si corre il rischio di mettere prima il principio che la persona e questo crea distanze e "sbreghi" all'interno dei gruppi, delle associazioni, della parrocchia.
Vi lascio con un pensiero sociologico che credo si colleghi molto bene con l'argomento: "Quando si tralasciano le condizioni dell'uomo si cade nell'idealismo..."
A voi la parola...soprattutto a chi non è d'accordo con questo pensiero...
Fiorellino.

27 giugno 2007

Sr Rosanna? Ma non era quella che cantava?

E' con estrema gioia che ricevo e con estrema gioia pubblico. Se siete interessate, vi mando l'invito ufficiale e il contatto mail.

Carissimo Fabio,
il Signore ti dia pace!
Come state? Vi ricordate di Sr Rosanna? Spero di sì. Quando volete ritornare ad Assisi per qualche campo noi vi accogliamo volentieri.
Vorrei che estendessi questo invito alle ragazze per il corso che faremo dal
2 all'8 agosto in Assisi. Accoglieremo la marcia francescana a Santa Maria degli Angeli, visiteremo i luoghi francescani interrogandoci sulle scelte che fece S.Francesco e ascolteremo la Parola di Dio in un clima di silenzio e condivisione per arricchirci reciprocamente del dono che Dio ha fatto a ciascuna. Il tutto nella semplicità e letizia francescana.
Le prenotazioni sono ad esaurimento posti n°16. Ovviamente è bene prenotare almeno due settimane prima.
Ti invio l'invito ufficiale, ma se dovessi avere problemi ad aprirlo puoi telefonare allo 075/816485 o 3473676780 o comunicare per via e-mail.
Conto sulla tua collaborazione.
Fraternamente Sr Rosanna
"Non avete paura, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo"

23 giugno 2007

evviva la sociologia:)

FINALMENTEEE!!!
Siiii!!! Biscottino non ci crederai ma sono proprio io... ora devi piangere però:)
Sto preparando l'esame di sociologia e c'è un testo sulla menopausa scritto da una psicologa-psicoterapeuta specializzata in arte terapia, insomma una tipa che sa il fatto suo...bene leggendo il testo mi sono soffermata su un pensiero che condivido a pieno e che desidero condividere anche con voi:
"EPPURE SI SA CHE DIMENTICARE DI PARLARE DELLE EMOZIONI SIGNIFICA APRIRE LA STRADA AD UNA SOFFERENZA CHE NON TROVANDO PAROLE ASSUME MAGGIORE ENIGMICITA' ".
Commentate gente commentate che così cominciamo a parlere di emozioni delle nostre emozioni magari...
Ciao Ciao
Fiorellino

22 giugno 2007

Questo venerdì su Metro ...

... mi sono anche un po' stupita di ritrovarci Coelho.
A "I vizi capitali secondo Paulo Coelho" è dedicata una strisciolina in prima pagina che rimanda direttamente all'articolo interno, pagina 9, Life.
E allora questo quotidiano (lo chiamo così per non sproloquiare inutilmente sulla sua natura, che non è mio interesse) è stato motivo per catapultarmi ancora nelle parole di questo autore, o "scrittore filosofo" come lo definiscono, che quasi per forza sto continuando a conoscere e riconoscere in questo periodo...

Questa settimana preso di mira è il vizio capitale della SUPERBIA. E qui voglio riportare uno dei tanti pensieri in merito, che Coelho ha voluto riportare nel suo articolo: il "Secondo Tao Te Ching"...

"Meglio non possedere un vaso troppo grande, perchè più difficile sarà riempirlo.
Se affiliamo troppo un coltello, il filo non durerà a lungo.
Quando una stanza è piena di oro e di gemme il proprietario non sarà al sicuro.
Quando ricchezza e fama portano all'arroganza anche il male è vicino.
Quando il prossimo impara a riconoscere il nostro nome grazie ai successi personali, la cosa più saggia è ritirarci nell'ombra una volta terminato il lavoro".

Che ne dite? :-)

-- ieiena --

...e allora?




18 giugno 2007

Scimmie e patate? Non proprio...

Ecco finalmente dopo tanto commentare, cos'è in realtà Scimmie e patate. O per lo meno ciò che è secondo Oliviero Beha in Italiopoli. O per lo meno ciò che è secondo me dopo che ho letto Italiopoli in un trip di giornalismo politico (lo chiamo così), un tunnel da cui non riesco più ad uscire...
Dunque dunque, scrivendo in fretta e come viene viene. Sennò leggetevi il libro.
Supponiamo esita un paese, anzi uno stato, in cui si vive...si vive ecco. Cioè, obiettivamente male, ma non è detto che ciò sia a consapevolezza degli abitanti. Un po' come se delle scimmie mangiassero le patate sporche di sabbia ma, non avendo mai mangiato patate lavate e salate, non sanno che c'è di meglio. Supponiamo che in questo stato gli abitanti siano divisi, isolati, come in tante isole deserte. Supponiamo che il potere (Pasolini lo chiamava Il Palazzo, il più attuale Beha lo chiama Il Residence) abbia molta attenzione di tenere ben separate le isole. Ah, anche di dare le patate sabbiose, certo. Insomma, una faccenda molto brutta. In cui io non saprei vederci soluzione, pur cercandola.
Supponiamo che questo stato sia l'Italia.
Ma ad un certo punto...le scimmie di un'isola scoprono che le patate si possono lavare e salare. Su altre isole succede lo stesso. Secondo Beha, e secondo me, le patate lavate e salate equivalgono a due dati: in Italia non c'è mai stata così alta consistenza di associazioni di volontariato, di servizio, culturali, di aggregazioni con fine il bene di altri e quello comune (tutto ciò esterno alla politica). Insomma, molti italiani, senza che nessuno lo insegnasse loro, si sono accorti che un'Italia migliore può esistere, o per lo meno, una piccola parte d'Italia (quella della loro aggregazione). In molte parti è successo, a molte persone è successo. L'altro dato, citando nuovamente PierPaoloPasolini dice che ad un certo punto si sanno le cose, poco dopo si conoscono le cose. Cioè si passa dal sapere al saper di sapere.
Insomma, in Italia si è raggiunto il top dello "sbrego" tra Il Residence e gli italiani. Che però stanno apprezzando le patate lavate e salate. Fra poco gli italiani saranno consapevoli, sapranno di sapere che le patate lavate e salate sono migliori. In scimmie e patate, le isole erano isolate fra loro. Gli italiani lo sono, anche se sempre meno. Perchè, se i media sono del Residence, c'è un mezzo incontrollabile (per ora): Internet.
Se il Residence lascia le patate agli italiani, fra poco salta tutto.

L'ho spiegata male ma...per me è una grande ipotesi di speranza quando già davo per spacciato il futuro dei miei (spero) figli.

Ciaociao!

Fabio
"Incoraggio il Gruppo animatori a camminare insieme con serenità e spirito fraterno e gioioso, rispondendo alla chiamata del Signore e nutrendo con la preghiera insieme e il dialogo sincero e schietto le relazioni e le scelte condivise che stanno alla base del suo impegno educativo"
(Dalla Lettera Pastorale del Vescovo Cesare, 05/06/2007)

Con l'augurio che, in questo periodo di distacco dalle attività, possa soffiare su ognuno di noi il forte Vento guida dello Spirito ...
Buona Estate!

Un sorriso...


ieiena:-)

16 giugno 2007

Il Grande Sogno di Odilla


14 giugno 2007

Scimmie e patate...

Prendete per esempio un’isola, deserta di esseri umani, immaginatevi delle scimmie, ipotizzate che ci siano delle patate, che le scimmie da sempre ingurgitano sabbiose con soddisfazione animalesca senza raffinazione alcuna (…). Ponete che una patata venga portata per giocare in acqua, che il mare la pulisca e la renda saporita per un’annosa faccenda di sodio che adesso non sto qui a dettagliarvi… La scimmia mette in bocca una patata pulita e salata. Che gusto, questa sì che è una buona notizia. Le altre scimmie iniziano dunque e in fretta a lavare nel mare le patate sabbiose.
Secondo degli studi (…), pare che quando un certo numero di scimmie dell’universo scimmiesco che è presente su quella prima isola si è ormai impossessato di un nuovo codice di comunicazione, cioè una percentuale di scimmie su quell’isola sanno e comunicano che le patate lavate sono migliori, ebbene su una qualche isola vicina e ugualmente disabitata, ossia non collegata via telefono o computer o tv o radio con la prima isola ma popolata da altre scimmie, in nessun contatto né visivo né altro con le prime scimmie, improvvisamente avvenga lo stesso fenomeno. Scimmie della seconda isola iniziano automaticamente, secondo un esempio che non hanno conosciuto, a lavare patate nel mare. Con gusto, naturalmente. Come mai?

OB

12 giugno 2007

... grazie CdV!

E' un giorno
in cui ti senti ormai sconfitto
tutto quello in cui credevi
si è perduto via lontano.

La mano
camminava con il cuore
il pensiero e la passione
per raggiungere qualcosa di più bello.

Credevi
per andare lontano
si dovesse migliorare
tutto quello che vedevi intorno.

Andavi
costruendo il nostro giorno
sei caduto per la strada
e non è cresciuto niente hai perso ancora.

Non perdere adesso
la tua tenerezza
ritrova la forza
pensando che un giorno ...

Un giorno
quando arriverà quel giorno
tutto quello in cui credevi
sarà parte di qualcuno e andrà raccolto.

Un giorno
quando arriverà quel giorno
la tua piccola speranza
sarà parte di qualcuno e andrà raccolta.

Univi
il sudore in una goccia
che alleviasse dalla sete
e che desse ancora un senso alla tua storia.

Ma vedi
i tuoi fiori già recisi
gli orizzonti ormai dissolti
e che tutto intorno a te
e' indifferente.

Non perdere adesso
la tua tenerezza
ritrova la forza
pensando che un giorno ...

Un giorno
quando arriverà quel giorno
tutto quello in cui credevi
sarà parte di qualcuno e andrà raccolto.

Un giorno
quando arriverà quel giorno
la tua piccola speranza
sarà parte di qualcuno e andrà raccolta.

Un giorno
quando arriverà quel giorno
tutto quello in cui credevi
sarà parte di qualcuno e andrà raccolto ...

Un giorno
quando arriverà quel giorno
la tua piccola speranza
sarà parte di qualcuno e andrà raccolta.

Un giorno... un giorno...


Hope's dreamer

07 giugno 2007

Sentendo l'aria che tira ...

"Lasciatemi dire,
a rischio di sembrare ridicolo,
che il vero rivoluzionario
è guidato da grandi
sentimenti d'amore"
(Ernesto Che Guevara)

02 giugno 2007

2 Giugno: festa nazionale ... e non per niente!


BUON COMPLEANNO CIORO!!!
(masa figo con ste braghe...)