28 marzo 2006

un flash...

ancora porto nel cuore un flash di ieri sera...il PADRE NOSTRO: per me il momento più semplice e significativo del nostro momento unitario parrocchiale della Settimana Associativa "Vita secondo lo Spirito".
Ricordo noi tutti giovani, giovanissimi, ragazzi, adulti e assistente dell'AC di S.Tomio , tenerci per mano intorno all'altare; ricordo la strana sensazione dell'altare vuoto di persone ma in realtà così pieno di Lui; ricordo l'emozione di recitare la preghiera del Padre tutti insieme: un'associazione unita sotto la Sua luce a chiedere perdono in questo cammino che ci avvicina alla Pasqua; ricordo la consapevolezza, radicata in me, di fare parte concretamente di una grande famiglia...così numerosa, così multitutto, ma sempre così straordinaria.
GRAZIE Signore per donarmi queste gioie! elena:-)

27 marzo 2006

"Noi tutti insieme...credo che ci proverò".

Torno da un intenso "weekend di svuotamento" a Tonezza, arricchita dalla concretezza di Suor Gigliola Tuggia, e scaricando la posta mi arriva questa segnalazione dal blog di Beppe....quando si dice che niente è a caso! invito quelli che hanno fatto l'esperienza con me a leggere con attenzione e a stupirsi di come molte cose ritornino forti...alla mente e nel cuore. E, per chi non c'era, possono essere sicuramente parole su cui fare più di un pensiero...
PS: Non fatevi spaventare dalla lunghezza, prendetevi 5 minuti...ne guadagnerete soltanto!elena:-)


Caro Beppe, siamo un gruppo di italiani impegnati in una missione religiosa qui in Kenya. Abbiamo scritto una piccola testimonianza che forse potrebbe essere utile segnalarti. Siamo sicuri che tu sei al corrente, ma nel nord del Kenya quasi 3 milioni di persone rischiano la fame e la perdita totale del bestiame se anche le prossime piogge falliranno. E' strano ma sembra che in Italia le notizie sull'Africa non filtrino molto (almeno sul grande schermo)”. Daniele, Beppe e Andrea

“…ed è subito sera”. Credo sia una poesia di Quasimodo. E’ diventata un po’ il motivo portante di questa mia vita qui, a Chaaria. Mi accorgo di quanto sia vero proprio in questo posto, proprio adesso in cui rubo qualche minuto alla routine in ospedale per scrivervi. Non me ne sono accorto, e quasi due mesi sono passati. Un giorno per volta, un passo dopo l’altro, mi sembra di aver fatto tanta strada e nello stesso tempo di essere fermo.
Dalla mia camera si vede l’alba. Ogni mattina spengo la sveglia –maledico la sveglia- e, ancora sdraiato, 6 e 20, apro le tende. Apro anche la finestra, mi piace il fresco del mattino, mi aiuta a svegliarmi. E’ tutto tranquillamente in ombra, le vacche dormono, il bananeto non si muove. E di colpo esce fra le foglie di banana un disco arancione. Sembra che quella palla rossa, enorme, sia lì apposta per me, a guardarmi in faccia per dirmi che sono vivo, e se mi sbrigo a saltare fuori dalle lenzuola è meglio. Non capisco cosa sia diverso nel cielo, è come se fosse pronto a piombarti sulla testa, è come se fosse piegato ad abbracciarti. Probabilmente sarà per la diversa curvatura della Terra all’equatore. Non mi interessa. Mi piace pensare che sia Dio che stringe al petto con amore i suoi figli prediletti: i miserabili, i sofferenti che abitano qui. E che sono quelli che ama di più non perché sono più buoni. Ma perché sono poveri.
Così comincia un’altra giornata. La messa come prima cosa. Per dare energia, per trovare un motivo per tutto quello che ci circonda. O almeno dovrebbe essere. In realtà vi confesso che ho talmente sonno che tante volte riprendo conoscenza quando qualcuno seduto vicino a me mi scrolla per darmi il segno della pace. Di lì in poi si comincia a correre. Perché ha detto Madre Teresa : ”non sia mai che qualcuno venga da voi e non se ne vada migliore di com’era quando è venuto, più felice.” Questo cerco di propormi ogni mattina. Spesso non ci riesco.
E’ difficile spiegare Chaaria. Perché è difficile spiegare i sentimenti a parole. Ed i sentimenti sono forti, e sono in contrasto fra di loro. Sono occhi, grida, sorrisi, lacrime. Sono volti, nomi, odori. Chaaria è Glory, che non sa perché, ma a 12 anni ha un tumore. Troppi soldi per operarsi. Maledetti soldi. Sempre loro. Troppo tardi per cercare una soluzione. C’è un angelo in più, adesso, in cielo. Un angelo troppo piccolo per capire, troppo lontano adesso dal suo papà che piange. Chaaria è Susan, che non ha fatto niente di male. Ha l’AIDS. Senza colpa. Solo è nata dove non doveva. Susan sorrideva, sempre, mi salutava con la mano sinistra. Mi ha anche ringraziato perché le ho tolto un dente che le faceva male. Non è una bambina, è un fiore, dolce come un bacio. Mi sorrideva anche la sera se passavo a toccarle una mano. Ma è fragile, Susan. Troppo il peso della sofferenza sulle sue ossa leggere. Susan è una fiammella che si allontana sempre più. Susan è un angelo con un’ala rotta, è scesa per farci capire quale preziosa meraviglia sia la vita.

Stasera, proprio mentre scappavo dall’ospedale per venire a scrivervi, si sentiva da una radio quella canzone di non so più chi, che dice “ … but if God was one of us…”. Già, se Dio fosse uno di noi, cosa gli direi...Lo ringrazierei per l’alba, i fiori del frangipane, gli alberi di banana, i mango. Per la risata di Makena, le gambe di Kanana, il sorriso di Beppe, la voce di Lorenzo. Perché respiro. Forse ci litigherei. Gli urlerei in faccia. Come Vecchioni che canta “ora facciamo due conti io e te, Signore!”. Perché non fai qualcosa? In questa mia fede traballante mi convinco sempre più che, se Dio c’è, è qui, con i poveri, con quelli che soffrono. Non fa quello che vorrei io. Non è un Dio prestigiatore, che fa i miracolini per far vedere che può. E’ un Dio che sta con gli ultimi. Anzi, sta proprio in fondo alla fila. Lui era lì. Con Glory. A tenerle la mano, in silenzio. Lo so. Certo, la rabbia a volte è tanta. Non so se la notizia sia arrivata in Italia, ma qui la scarsa stagione delle piogge ha portato la carestia. Giustamente persone di buon cuore si sono attivate per portare sollievo a una popolazione sofferente. Così una dolce vecchietta neozelandese, amministratore delegato di una multinazionale che produce alimenti per animali, ha offerto in dono diversi quintali di mangime per cani, “per alleviare la fame dei bambini del nord del Kenya”. Complimenti! E’ grazie ad iniziative costruttive come questa che Beppe Grillo può mantenere attivo il suo blog. L’UNDP ha calcolato che basterebbero 40 miliardi di dollari, lo 0,1% del prodotto interno lordo mondiale, per garantire a tutti, in tutto il mondo, i servizi sociali di base. Ogni anno spendiamo circa 1000 miliardi di dollari in armi, quasi 500 in pubblicità, 50 in sigarette, 11 in gelati. E circa 20 in cibo per animali. Guardando tutto da quaggiù, non mi sento per niente fiero di essere un abitante di questo pianeta. Ma non vorrei che con tutto questo mi pensaste triste, o scoraggiato. L’unica cosa ho tanto sonno. Ma sento verissimo quello che dice Frei Betto: "Nella vita per essere felici serve solo un po’ di pane, del buon vino e un grande amore". La vita semplice, come dice Gesù: beati, si, beati i cuori semplici. E’ la semplicità che fa scoprire una libertà interiore. E’ di questa libertà del cuore che, credo, tutti abbiamo sete. Una mia grande amica mi ha detto una volta che i poveri sono una straordinaria ricchezza. Credo sia vero. E poi non ci sono solo Glory e Susan. Solo che spesso (capita anche a voi?) spendo più tempo a pensare alle ombre che alle luci.Vorrei raccontarvi di William, che lavorando si è distrutto una mano. Con Gian l’abbiamo ricostruita, ed ho visto ieri che riesce di nuovo a muovere il pollice. Che figo! Potrei raccontarvi di Kangai, che ha partorito dopo un bruttissimo intervento una bimba che sarà una fotomodella o almeno un premio Nobel. La settimana scorsa è andata a casa, mi ha salutato con quel suo orrendo sorriso sdentato bellissimo. O di Isidoro, uno dei nostri Buoni Figli, un dolce vecchietto di 5 anni che non dimostra per niente i suoi 60. Che salta di gioia quando lo portiamo in macchina a bere una cocacola in “città”, che mi ferma per mostrarmi orgoglioso la sua tartaruga che ha chiamato Brother Moris. Ma non c’è più tempo, vi parlerò ancora di loro. Adesso è tardi, devo tornare in ospedale. Poi bere una birra e poi andare a dormire. Magari dopo averne cantate un paio con Andrea. Canzonacce da osteria, o canzoni d’amore con la chitarra. Come se fossimo da sempre in vacanza.
Ho sentito in un film una frase dura, che mi ha colpito. Diceva circa così: faranno vedere tutte queste cose al telegiornale, la gente dirà “che vergogna”. Poi prenderà in mano la forchetta e ricomincerà a mangiare cena. Forse è proprio così. Ma non dobbiamo rassegnarci. Non dobbiamo abituarci. Si può cambiare. “il sole nasce anche d’inverno. La notte non esiste: guarda la luna” diceva una canzone qualche anno fa. Il mondo può cambiare. Siamo noi che possiamo cambiarlo. Noi, tutti insieme. Un pezzo alla volta. Non so se il Signore mi ha voluto qui per cambiare il mio pezzettino. Credo che ci proverò. Di sicuro sono felice. Un grande abbraccio a tutti".

23 marzo 2006

"Cappucciet Red:la vera storia di Cappuccetto Rosso"


PREMESSA PER FABIO: NON RISPONDERO' AD ALCUN SMS.

Tant ma tant temp ago, ce stava 'na little Cappucciett Red.
One mattin her mamma dissed:"Dear Cappucciett, take this cest to the nonn but warning to the lup that is very ma very kattiv! And torn prest! Good luck! And in boc at the lup!".
Cappucciett didn't capl very well this ultim thing but went away, da sol, with the cest.
Cammining cammining, in the cuor of the forest, at a cert punt she incontered the lup, who dissed: "Hi! Piccula piezz'e girl! 'Ndove do you go?". "To the nonn with this little cest, which is little but it is full of a sacc of chocolate and biscots and panetons and more, more, more and mirtills" she dissed. "Ah, mannagg 'a maruschella (maybe an expression com: what a cul that I had)" dissed the lup, with a fium of saliv out of the bocc. And so the lup dissed: "Beh, now I dev andar because the telephonin is squilling, sorry." And the lup went away, but not very away, but to the nonn's house.
Cappucciett Red, who was very ma very lent, lent un casin, continued for her sentier in the forest. The lup arrived at the house, suoned the campanel, entered and, after saluting the nonn, magned her in a boccon. Then, after sputing the dentier, he indossed the ridicol night berret and fikked himselfin the let. When Cappucciett Red came to the fint nonn's house, suoned and entered. But when the little and a bit stupid girl saw the nonn (non was the nonn, but the lup, ricord!) dissed:"But nonn, why do you stay in let?" And the nonn-lup: "Oh, I've stort my cavigl doing aerobics!" "Oh, poor nonn!", said Cappucciett (she was more than a bit stupid, I think, wasn't she?).
Then she dissed: "But... what big okks do you have? Do you bisogn some collir?""Oh, no! It's for see you better, my dear (stupid) little girl" dissed the nonn-lup. Then Cappucciett, who was more dur than a block of marm: "But what big oreks do you have, do you have the orekkions?" And the nonn-lup: "Oh, no! It is to ascolt you better" And Cappucciett (that I think was now really rincoglionited) said: "But what big dents do you have!"
And the lup, that at this point wanted to dir: "Cossi ti mai?" (maybe an expression com: to buy to you the little machine, never?) dissed: it is to magn you better! And magned really tutt quant the poor little red girl.
But (ta dah!) out of the house a simpatic, curious and innocent cacciator of frodo (maybe a city near there) sented all and dissed: "Accident! A lup! Its pellicc vals a sac of solds. And so, spinted only for the compassion for the little girl, butted a terr the kils of volps, fringuells and conigls that he had ammazzed till that moment, imbracced the fucil, entered in the stanz and killed the lup. Then quarced his panz (being attent not to rovin the pellicc) and tired fora the nonn (still viv) and Cappucciett (still rincoglionited).
And so, at the end, the cacciator of frodo vended the pellicc and guadagned (Honestly) a sacc of solds. The nonn magned tutt the leccornies in the cest. Cappucciett red... beh!, let her stay, because she had capit. And so, everybody lived felix and content (maybe not the lup!).


BELLO VERO?!? EHEHEH....:-)

HAVE A NICE SERAT! KISSOTTI! -elena-

20 marzo 2006

Ho visto cose...

Come alcuni di voi sanno (e gli altri lo verranno a sapere orora), in vista del momento unitario parrocchiale della settimana associativa, mi è stato chiesto di recuperare un po' di foto nostre....persone che vivono (o cercano di vivere) secondo lo Spirito...da proiettare durante il rinfresco post-veglia(o post qualcosa di ancora non ben noto).
Che dire..ho chiesto e mi è arrivato da palo in frasca dalla padella alla brace dal cane al gatto da pan a polenta da patate col ton a tochi de pan tochi de pan tochi toconi tocheti de pan....insomma da ovunque! un mucccio de materiale...sono partita nella mia missione di cernita con davanti circa 15 cd zeppi di foto (in aggiunta a quelle, non poche, già presenti nel mio hard-disk) e....che bello!!!! HO VISTO E RIVISTO COSE CHE VOI ADERENTI AC NON POTETE NEANCHE IMMAGINARE....ma che, se aspettate una settimana, vedremo insieme! Fabio che giochicchia con Ruggero fra giochicchietti da infanti è stato l'apice.......credo che sarà d'obbligo metterla a cornice della lettera di saluto all'associazione di fine mandato!
Ad ogni modo credo arriveremo a 450 foto...per un totale approssimativo (se la matematica non è un'opinione...e se la tina non sta perdendo tempo...) di 40 minuti circa di presentazione. I think it's good!


Have a nice week my friends!
love,
forever yours Hellen

17 marzo 2006

Rinasce dalle ceneri il www.acvicenza.it

Signore e Signori:
news newsona: in extremis FLAVIO NON SI DIMETTERA'!
è infatti on-line il nuovo sito dell'AC VICENTINA, rinnovato nella grafica (e spero presto anche nei contenuti) ...
E, navigandolo ben bene, scoprirete che c'è anche qualcosa che parla di noi...sorpresa sorpresina sorpresona!:-)


Buon uikkend a tutti!

--la fondatrice--

15 marzo 2006

L'importante è seminare...

Semina, semina l'importante è seminare:
un po', molto, tutto il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso, perché tutto splenda intorno a te.
Semina la tua energia, la tua speranza per combattere
e vincere la battaglia quando sembra perduta.
Semina il tuo coraggio per risollevare quello degli altri.
Semina il tuo entusiasmo per infiammare il tuo prossimo.
Semina i tuoi slanci generosi, i tuoi desideri,
la tua fiducia, la tua vita.
Semina tutto ciò che c'è di bello in te, le piccole cose, i nonnulla.
Semina, semina e abbi fiducia, ogni granellino arricchirà
un piccolo angolo della terra.

13 marzo 2006


martedì 14 marzo 2006
Prodi VS Berlusconi


appuntamento alle ore 20.30 in Via Tirondolo (quartier generale del covo di vipere) al numero civico 4 per guardare e commentare ciò che ci aspetterà fra un mese... all'insegna di una coscienza politica personale che va condivisa!

Avvertenze:
- all'inizio della Via verrà, a vostra indiscrezione, certificato il passaggio del veicolo (andata-ritorno);
- la Vostra presenza in loco resterà segnata in archivio vita natural durante, ma non potrete richiederne alcuna ceritificazione (poichè in realtà "non esiste");
- Attenzione a vagabondanti ciclisti o pedoni illuminati dal buio dei lampioni inesistenti;
- Evitate con cura gli stendibiancheria disseminati qua e là nella piazzola di parcheggio(sono lì per mettervi alla prova);
- Non curatevi delle finestre/porte improvvisamente illuminate al vostro arrivo: sarà frutto della vostra energia che interferisce con gli interruttori arcaici di cui le abitazioni sono provviste (se poi, nella luce, vedrete anche un'ombra...sarà sicuramente un manichino, posto distrattamente a spostare leggermente una tenda);
- Se qualcuno vi chiede cosa siete venuti a fare, mentite sulla risposta;
- Non avrete alibi per quella sera.

Vi Aspetto Con Gioia!!! "%"£* (nome crittografato per garantire l'incolumità dell'autore)


08 marzo 2006

Dea serie: "Basta credarghe"...

... condivido con tutte le donne single (che poi nel gruppo non siamo nemmeno tante), questo "stralcio di filosofia" che, fra i tanti, è arrivato nella mia casella e-mail (tra l'altro mandato da un'amica immorosata da 2 anni) in occasione di questo giorno festoso:

Le donne sono come mele su un albero: le migliori sono in cima.
La maggior parte degli uomini non vuole raggiungere le migliori perchè
hanno paura di cadere e di farsi male.
Così preferiscono quelle cadute, che non sono così buone ma facili da raggiungere.....
Così le mele in cima pensano che ci sia qualcosa in loro che non va, quando in realtà loro sono semplicemente meravigliose......
Devono solo aspettare che quello giusto arrivi...
quello così coraggioso da arrampicarsi fino in cima......

... che si fa? una colletta per comprare una scala?!?:-)
- elena -

Auguri Anna!
Auguri Alessia!
Auguri Denise!
Auguri Federica!
Auguri Francesca!
Auguri Jessica!
Auguri Martina!
che mondo sarebbe senza di noi?!?
forse con meno palline gialle...

...ma sicuramente senza colori!

VOGLIAMOCI BENE (oggi e nei prossimi 364 giorni)!

06 marzo 2006

...un felice fine settimana...

è successo che gli ultimi tre giorni si sono susseguite delle piccole cose che mi hanno resa felice...
venerdì io e Jessica abbiamo pranzato con Don Giana e, a parte la piacevolezza della compagnia e delle chiacchiere, l'incontro si è concluso con la compilazione e la firma del certificato di adozione....ora tutti noi, tutta la nostra AC parrocchiale, e direi anche tutta la comunità, abbiamo la fortuna di aiutare una famiglia cristiana in Terra Santa. Dobbiamo davvero essere felici di questo!
Sabato pomeriggio abbiamo avuto la prima attività insieme ai ragazzi del CBA, Mirko e Daniele, che saranno con noi 6 settimane per gli inserimenti...ognuno ha portato se stesso e speriamo continuino così e meglio, perchè questa possa essere per loro una buona esperienza di crescita e iniziazione al servizio.
Sabato sera abbiamo reincontrato i ragazzi del campo 1livello 2004...una serata organizzata velocemente, ma che ha dato i suoi frutti. Bello ritrovarsi, bello vedere quanto siamo cambiati, bello ritrovare dei dialoghi persi in passato, bello vedere che più o meno tutti continuiamo a darci da fare...ma soprattutto bello che ci sia ancora la voglia di ritrovarci!
Nel frattempo Martina e ALessandro, Chiara, Giulia, Elisa, Oscar, Manuel erano al weekend di spiritualità e il mio pensiero era sempre a loro....ero emozionata, e ancora felice, quando sono andata a prenderli al ritorno, quando ho visto che erano soddisfatti e "imboresà" e credo che, anche se qualcuno ha portato meno di quello che poteva essere, sarà comunque un' esperienza ricca di cui faranno, magari inconsapevolmente, tesoro. Poi ritrovarci subito al NOI fra educatrici ad ascoltare tutto ciò che Martina ha voluto condividere...mentre parlava il suo viso sprigionava amore e ...che bello! GRAZIE Martina!
E poi e poi e poi ...tante altre piccole cose di cui è inutile spiegare la bellezza a parole...e che ti fanno capire quanto Lui sia presente!
BUONA SETTIMANA a tutti! -elena-

03 marzo 2006

Basterebbe che me lo dicessi ogni giorno...

Solo per Oggi

Solo per oggi, cercherò di vivere alla giornata, senza voler risolvere il problema della mia vita tutto in una volta.

Solo per oggi, avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà; non alzerò la voce; sarò cortese nei modi; non criticherò nessuno; non pretenderò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.

Solo per oggi, sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo.

Solo per oggi, mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino tutte ai miei desideri.

Solo per oggi, dedicherò dieci minuti del mio tempo a qualche lettura buona, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura è necessaria alla vita dell’anima.

Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.

Solo per oggi, farò almeno una cosa che non desidero fare, e se mi sentirò offeso nei miei sentimenti, farò in modo che nessuno se ne accorga.

Solo per oggi, mi farò un programma: forse non lo seguirò a puntino, ma lo farò. E mi guarderò da due malanni: la fretta e l’indecisione.

Solo per oggi, crederò fermamente, nonostante le apparenze, che la buona provvidenza di Dio si occupa di me come di nessun altro esistente al mondo.

Solo per oggi, non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere alla bontà. Posso ben fare, per dodici ore, ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare per tutta la vita.

Giovanni XXIII