28 novembre 2006

(Senza Parole)

27 novembre 2006

Settimana dell'Adesione e della Laicità, 03/10 dicembre 2006

“In un mondo che cambia, il Vangelo non muta.
La Buona Notizia resta sempre lo stessa: Cristo è morto ed è risorto per la nostra salvezza!
Nel suo nome recate a tutti l’annuncio della conversione e del perdono dei peccati,
ma date voi per primi testimonianza di una vita convertita e perdonata” (Benedetto XVI).
A Verona si è parlato di speranza, ma si è parlato soprattutto con speranza.
Di questo come Azione Cattolica intendiamo farci portatori nelle nostre comunità.

ADERIRE PER RIDIRE IL NOSTRO SI’ AL SIGNORE
Dal 3 al 10 dicembre la Settimana associativa dell’adesione e della laicità
L’adesione all’Azione cattolica è espressione della risposta vocazionale e della condivisione dell’ideale formativo - apostolico espresso dall’associazione come singolare forma di ministerialità laicale.

E’ questa l’apertura del articolo 3 del nostro Atto normativo che sintetizza in modo molto intenso il significato vero dell’adesione e della festa che celebriamo ogni anno all’inizio di dicembre.
L’adesione è il riaffermare la scelta di un modo di stare nella Chiesa e nel mondo come laici e il riconoscere in questo un modo per rispondere alla chiamata del Signore e per vivere quella singolare forma di ministerialità laicale che ci è propria. Non è dunque un fatto burocratico o economico, né è un fatto solo personale.
E’ un segno personale che si completa nel vissuto associativo e comunitario.
Il “noi associativo” è parte intrinseca e fondante del sì personale: non può esserci noi associativo senza il sì personale. Ma anche il sì personale non può esaurirsi in sé stesso: esso manifesta tutta la sua potenzialità tanto in quanto diventa “noi associativo” e comunitario.
Certo l’adesione va “maturata gradualmente attraverso l’esperienza di gruppo e la partecipazione alla vita e alle attività dell’associazione secondo le caratteristiche proprie di ogni età”, come ci ricorda sempre l’Atto normativo e quindi anche la consapevolezza sarà graduale, differenziata e in ogni caso mai scontata.
Per tale ragione è importantissimo che l’adesione e la Festa dell’adesione siano inserite all’interno di un percorso di crescita ordinario, in cui, assieme ad altre sorelle e fratelli, posso continuare a crescere nella fede e nell’appartenenza alla Chiesa.
Non è poi un caso che la Festa dell’Adesione sia all’interno della Settimana associativa dell’adesione e della laicità. La nostra adesione testimonia (o dovrebbe testimoniare) pubblicamente la consapevolezza di cosa significa essere laici credenti associati chiamati, stabilmente, a servire nell’ordinario la Chiesa e a testimoniare il Signore nella vita quotidiana.
Viviamo dunque con gioia questa Settimana, ringraziando il Signore per il dono che l’Azione cattolica è per ciascuno di noi e per la Chiesa. Il proporre l’adesione non è il fare proseliti, ma il condividere con altri questo dono.
La Settimana dell’adesione e della laicità è anche l’occasione preziosa per affidare al Signore (ancora una volta e sempre) le nostre passioni, i nostri limiti e contraddizioni e sopratutto tutte le persone (ragazzi, giovani, adulti, anziani) che con noi condividono un tratto di strada in associazione. La Settimana dell’adesione e della laicità sia in questo senso una corale preghiera per la nostra Chiesa e per la nostra associazione, affinché, con umiltà possiamo sempre più essere segno di Speranza per le donne egli uomini d’oggi e così rispondere al Signore che viene, eternamente fedele e innamorato dell’uomo.

Buona festa dell’adesione e buona Settimana dell’adesione e della laicità
Lauro Paoletto
Vicenza, 26 novembre 2006

22 novembre 2006

Oggi nella mia casella di posta ...

... da un mittente che non mi sarei mai aspettata ... e così diventa ancora più bella ...

Possa oggi esserci la pace.
Possa tu avere fiducia nelle tue possibilità
che tu sia esattamente dove avresti voluto essere.
Possa tu non dimenticare le infinite possibilità
che nascono dalla fede.
Possa tu usare questi doni che hai ricevuto
e trasmettere l'amore che ti è stato donato ..
Sii contento di sapere di essere figlio di Dio.
Sia questa presenza fissata nelle tue ossa,
e permetti alla tua anima di essere libera
di cantare, ballare, glorificare e amare.
(S.Teresa)
...la Santa delle piccole cose. Come queste.
un sorriso! elena:-)

Che ne direbbe Ciccio?!?




forse .. CHEESE?!?!

:-))

(che belle ste foto frutto di contaminazione di stili)

17 novembre 2006

Appuntamenti AC di Novembre/Dicembre

In parrocchia ...
26/11 pomeriggio Giornata del Seminario: Incontro Spiritualità + cena (tutto organizzato da Don Piero)
5/12 ore 20:30 al centro (particolarmente invitato chi non potrà esserci alla festa dell'adesione) Ascolto della Parola per giovani e adulti
8/12 Festa dell'adesione
8-10/12 minicampo giovanissimi "In volata con Marvelli..."
9-10/12 uscita 14enni Cresimandi "Prendete e mangiatene tutti"

In vicariato ...
15/12 Veglia di Avvento Settore Giovani

In diocesi ...
26/11 ore 8:30 in piazza Domenica di Spiritualità in Villa S.Carlo
01/12 ore 20:00 in piazza Avvento Giovani in Seminario
03/12 ore 8:00 in piazza Convegno Socio-politico
15/12 ore 20:00 in piazza Avvento Giovani in Seminario
15/12 ore 20:00 in piazza Sentinelle del Mattino con tutti i nostri giovanissimi
17/12 ore 8:00 in piazza Domenica di Spiritualità in Villa S.Carlo

Per qualsiasi informazione rivolgersi ai propri responsabili e/o stagisti ... oppure a Ciccio!!!
Buona Formazione!

14 novembre 2006

Terra Santa ...

Un uomo e sua moglie andarono in vacanza a Gerusalemme. Mentre erano lì la moglie morì.
L'impresario delle pompe funebri disse all'uomo: "La si può spedire a casa per 5000 $ oppure seppellirla qui, in Terra Santa, per soli 150 $ ".
L'uomo ci pensò su e disse che avrebbe voluto spedirla a casa.

L'impresario chiese: "Perchè vuole spendere così tanti soldi per spedire a casa la salma, quando sarebbe bello ed economico seppellirla qui, in questo luogo tanto significativo?"

L'uomo rispose: "Molte tempo fa un uomo morì qui, fu sepolto e dopo tre giorni resuscitò. Non posso correre questo rischio...!!!!"

13 novembre 2006

W la Squola

A scuola si può andare ormai solo sotto scorta. Le baby gang ti rubano il cellulare. La coca per venti euro, l’equivalente di una paghetta da fame, la trovi all’ingresso. Se hai qualche handicap vieni tormentato dai compagni di classe. E se è disponibile un down che non può difendersi la scena del pestaggio viene veramente bene. Da urlo. E finisce su Google video e diventa un hit. Un mongoloide buono da picchiare, bello da vedere. Cosa c’è di meglio nella vita? Forse una professoressa di matematica che insegna seni e coseni ai ragazzini delle medie. Sorpresa nuda come Eva con gli studenti a pantaloni abbassati. La scuola è maestra di vita. Una palestra piena di sesso, droga e pestaggi. Ti fai le ossa e poi sei pronto per fare il l’esperto di alta finanza, il politico, l’amministratore pubblico. Per gli ultimi, quelli che fanno sempre fatica, rimangono le professioni, intramontabili, del ladro, dello spacciatore, della puttana o del protettore. Ma questi si sa, sono ormai ripieghi da falliti. La scuola ha bisogno di rinforzi. I nostri ragazzi hanno bisogno di guide per sopravvivere in questa giungla. I politici sono le persone giuste per sviluppare una serie di audiovideo da proiettare in classe. I temi sono inesauribili: “Falso in bilancio”, “Il crimine indultato”, “La corruzione dei giudici”, “Come non fare un c..o tutta la vita a spese dei cittadini”, “Il condono per tutti”.Se si viene interrogati dal solito professore rompic......i è sufficiente fargli ascoltare le risposte a domande di cultura generale date dai nostri dipendenti deputati. Quelle su Darfur, Nelson Mandela, RCS e Rabin. Il professore capirà i motivi della vostra ignoranza e vi assegnerà un bel voto. Se quelli sono arrivati dove sono arrivati ci sarà un perchè. Ed è per questo che la scuola si sta trasformando. Per essere all’altezza dei massimi rappresentanti dello Stato.
(Dal blog di Beppe Grillo)

Che siano questi i famosi contesti di vita?!? facciamo di no...
doposcuola

07 novembre 2006

La carica del...101

...e dopo tanti anni abbiamo il dottor Filippo!
Caspita che carica di emozioni! Complimenti a lui e alla sua tesi sul corpo...fisicità ed emotività!
Quasi mi veniva da piangere...
Cmq, vi dò un antipasto del papiro, in attesa che ve lo leggiate con calma appeso da qualche parte!
Fabio

Filippo e il mondotuttintorno
Si vuole qui, ora, abbandonare rime, terzine e gerghi desueti per esprimersi comunemente. Si è costretti a ciò, per evitare di inserire troppo spesso interventi dell’infinita partner inerenti il tema, riassumibili in pochi ma chiari concetti, modello “Ma parchè l’è sempre lù in mexo!; Ma parchè el ga da scaldarse sempre lù cussì! Mi non capisso mia parchè nol sta fora dae rogne!”. Rilevabile l’apparente forma interrogativa delle espressioni, tradita dall’assenza del punto di domanda finale che ne smaschera l’intento supplichevol-totalitarista.
Il Filippo, domesticato anche come homo masturbino, si fa portabandiera di giustizia, pace e verità nel mondo, che portano diritti verso il Bene. Accade nel 1997, avendo dovuto abdicare l’anno prima, il ruolo di alzabandiera verso il diritto che porta al bene, il suo.
Ecco quindi, tentare una variegata dose di esperienze socio-religiose di cui basterà dare l’elenco approssimativo arricchito da cenni aneddotici.
Calca i palchi teatrali del paese d’origine, facendo intuire la sorte del suo vello e la sorte del suo corpo:
- No! Un cavejo, me xe cascà un cavejo! Quando il destino si colora di nero, 1997 (traduzione: non mi stanno cadendo i capelli, mi si sta allargando la testa)
- Cerchi il piacere del corpo? La sua inebriante e perpetua sensazione? Moto oyo asalaka lisolo lya yo, 2002 (traduzione: CHECCA! Te spaco in dò come un pomo maùro!)
Rivela la futura carriera da educatore (?), divenendo animatore in Azione Cattolica e manifestando la complessità interiore ereditata dall’educazione cattolica:
- E non mi si venga a dire che quando faccio l’amore con la mia ragazza, commetto peccato! Camposcuola diocesano AC, 2001 (traduzione: CHECCA! Te spaco in dò come un pomo maùro!)
- Correrò nudo di notte cosparso di cherosene ardente per sorprendere gli animati! Camposcuola vicariale AC, 2002 (traduzione non pervenuta)
- La convinzione che la felicità è un sentimento che dura poco è sbagliatissimo. La felicità non sono attimi, ma è una condizione eterna. Aforisma riassuntivo del milione di volte che parlava per dire: Parchè casso sto cussì male? (traduzione: Parchè casso sto cussì male, xiobilli?)
Elimina momentaneamente la sfumatura religiosa del dono di sè concentrandosi sul sociale laico:
- Ma perché mi prendo così a cuore la PRO? Pro-loco, 2000? 2001? 2002? (traduzione: Xe tuta colpa del seminario)
- Mi vegno solo a girar polenta al toro! Pro-loco 2003, 2004, 2005, 2006 (traduzione: Non mi vedrete mai! AH AH AH!)
Si appollaia definitivamente (?) nella terra di mezzo fra Chiesa e Alcol:
- Ti dono una copia dello Statuto NOI. Primavera 2005 (traduzione: Non savì gnente!)
- Hai letto lo Statuto NOI? Estate 2005 (traduzione: Non capì gnente!)
- Ma perché mi prendo così a cuore il NOI? Ieri, oggi, domani (traduzione: Xe tuta colpa del seminario)
- Per esempio, al Circolo NOI… In qualunque conversazione, se ne sta in agguato pronto al volo pindarico che gli consentirà di planare sull’argomento NOI (traduzione: CHECCA! Fin che non posso spacarte in dò, a qualcossa dovarò pur pensare!)

Cosa succederà…
Il futuro è ancora ignoto, una sola la certezza per l’umanità: L’8 settembre 2007 Filippo impalmerà Francesca (ndr per Francesca: impalmerà vuol dire sposerà…).
La loro abitazione avrà queste caratteristiche (tutto vero, descritto da Filippo in una dimenticata situazione):
- Cancello in ferro recante le iniziali FM (infatti, sia di lui che di lei)
- Manopolona stile radio (FM appunto) da girare per suonare il campanello
- Cuccia full optional (condizionatore con pompa di calore, vaschetta dell’acqua, ciotola per il Ciappi, infissi, giardino privato) in cui Filippo si ritirerà quando JOY (o GIOI?) non lo vorrà in casa
- Abitazione a più piani attraversata verticalmente da un grosso cilindro di vetro pieno d’acqua e di pesci
- Bagno enorme

06 novembre 2006

ResponsAbilità

Sposto l'argomento dai commenti al post sottostante qui. Un po' per cambiar post, un po' per darne risalto. Ci evito lagne tipo "siate costruttivi", "non estremizzate", "rispettate i punti di vista". Leggere commenti come quelli al post precedente è molto stimolante ed anche un po' provocante. Questo credo favorisca le macinazioni cerebrali e foraggi il proprio spirito critico. Solo una cosa chiedo: prendiamoci la responsabilità (che credo voglia dire soprattutto "abilità di risposta" cioè esser in grado di spiegare azioni, parole e pensieri che esprimiamo) di quel che scriviamo: firmiamo Post e commenti del genere! Credo ne nascerà uno scambio molto carino.
Fabio
PS: mi scuso per i troppi credo. In realtà sono convinto (provato sulla mia pelle) di quel che ho scritto. I credo son dedicati a chi non vuole il relativismo, ma relativizza.