27 novembre 2006

Settimana dell'Adesione e della Laicità, 03/10 dicembre 2006

“In un mondo che cambia, il Vangelo non muta.
La Buona Notizia resta sempre lo stessa: Cristo è morto ed è risorto per la nostra salvezza!
Nel suo nome recate a tutti l’annuncio della conversione e del perdono dei peccati,
ma date voi per primi testimonianza di una vita convertita e perdonata” (Benedetto XVI).
A Verona si è parlato di speranza, ma si è parlato soprattutto con speranza.
Di questo come Azione Cattolica intendiamo farci portatori nelle nostre comunità.

ADERIRE PER RIDIRE IL NOSTRO SI’ AL SIGNORE
Dal 3 al 10 dicembre la Settimana associativa dell’adesione e della laicità
L’adesione all’Azione cattolica è espressione della risposta vocazionale e della condivisione dell’ideale formativo - apostolico espresso dall’associazione come singolare forma di ministerialità laicale.

E’ questa l’apertura del articolo 3 del nostro Atto normativo che sintetizza in modo molto intenso il significato vero dell’adesione e della festa che celebriamo ogni anno all’inizio di dicembre.
L’adesione è il riaffermare la scelta di un modo di stare nella Chiesa e nel mondo come laici e il riconoscere in questo un modo per rispondere alla chiamata del Signore e per vivere quella singolare forma di ministerialità laicale che ci è propria. Non è dunque un fatto burocratico o economico, né è un fatto solo personale.
E’ un segno personale che si completa nel vissuto associativo e comunitario.
Il “noi associativo” è parte intrinseca e fondante del sì personale: non può esserci noi associativo senza il sì personale. Ma anche il sì personale non può esaurirsi in sé stesso: esso manifesta tutta la sua potenzialità tanto in quanto diventa “noi associativo” e comunitario.
Certo l’adesione va “maturata gradualmente attraverso l’esperienza di gruppo e la partecipazione alla vita e alle attività dell’associazione secondo le caratteristiche proprie di ogni età”, come ci ricorda sempre l’Atto normativo e quindi anche la consapevolezza sarà graduale, differenziata e in ogni caso mai scontata.
Per tale ragione è importantissimo che l’adesione e la Festa dell’adesione siano inserite all’interno di un percorso di crescita ordinario, in cui, assieme ad altre sorelle e fratelli, posso continuare a crescere nella fede e nell’appartenenza alla Chiesa.
Non è poi un caso che la Festa dell’Adesione sia all’interno della Settimana associativa dell’adesione e della laicità. La nostra adesione testimonia (o dovrebbe testimoniare) pubblicamente la consapevolezza di cosa significa essere laici credenti associati chiamati, stabilmente, a servire nell’ordinario la Chiesa e a testimoniare il Signore nella vita quotidiana.
Viviamo dunque con gioia questa Settimana, ringraziando il Signore per il dono che l’Azione cattolica è per ciascuno di noi e per la Chiesa. Il proporre l’adesione non è il fare proseliti, ma il condividere con altri questo dono.
La Settimana dell’adesione e della laicità è anche l’occasione preziosa per affidare al Signore (ancora una volta e sempre) le nostre passioni, i nostri limiti e contraddizioni e sopratutto tutte le persone (ragazzi, giovani, adulti, anziani) che con noi condividono un tratto di strada in associazione. La Settimana dell’adesione e della laicità sia in questo senso una corale preghiera per la nostra Chiesa e per la nostra associazione, affinché, con umiltà possiamo sempre più essere segno di Speranza per le donne egli uomini d’oggi e così rispondere al Signore che viene, eternamente fedele e innamorato dell’uomo.

Buona festa dell’adesione e buona Settimana dell’adesione e della laicità
Lauro Paoletto
Vicenza, 26 novembre 2006

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

..limiti e contraddizioni ... limiti e contraddizioni ... ma soprattutto persone!

12:15  

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