Il buon samaritano
Il buon Samaritano è l'icona biblica del campo di seconda tappa"Liberi per amare", nel materiale per la preparazione mi è stato dato un testo scritto di don Tonino Bello "Con viscere di misericordia" che analizza i verbi del brano rendendo questo brano più attuale e attualizzabile, (tra noi, in parrocchia, nei luoghi di vita), che mai; l'analisi che mi è piaciuta di più è quella del verbo:" gli passò accanto":
"Passare accanto non significa passare sopra.
Passare accanto significa rispettare i volti uguali e distinti.
Passare accanto significa prendere atto della presenza degli altri, prendere atto che non tutti si identificano con il nostro gruppo, con la nostra parrocchia, con le nostre idee. Prendere atto che ci sono gli altri.
Passare accanto significa essere discreti perfino nelle espressioni della nostra fede.
Passare accanto non significa annessione, accaparramento, proselitismo, altrimenti la parrocchia diventerà organizzazione delle cose sacre, non focolare dove arde la carità.Sarà consorteria di beneficienza, fabbrica del rito, multinazionale della morale, non focolare dove arde la carità.
Passare accanto mi sembra bellissimo e anche molto dolce."
Mi è piaciuta molto questa analisi e sono d'acordo con questa visione, perchè molte volte si corre il rischio di mettere prima il principio che la persona e questo crea distanze e "sbreghi" all'interno dei gruppi, delle associazioni, della parrocchia.
Vi lascio con un pensiero sociologico che credo si colleghi molto bene con l'argomento: "Quando si tralasciano le condizioni dell'uomo si cade nell'idealismo..."
A voi la parola...soprattutto a chi non è d'accordo con questo pensiero...
Fiorellino.
"Passare accanto non significa passare sopra.
Passare accanto significa rispettare i volti uguali e distinti.
Passare accanto significa prendere atto della presenza degli altri, prendere atto che non tutti si identificano con il nostro gruppo, con la nostra parrocchia, con le nostre idee. Prendere atto che ci sono gli altri.
Passare accanto significa essere discreti perfino nelle espressioni della nostra fede.
Passare accanto non significa annessione, accaparramento, proselitismo, altrimenti la parrocchia diventerà organizzazione delle cose sacre, non focolare dove arde la carità.Sarà consorteria di beneficienza, fabbrica del rito, multinazionale della morale, non focolare dove arde la carità.
Passare accanto mi sembra bellissimo e anche molto dolce."
Mi è piaciuta molto questa analisi e sono d'acordo con questa visione, perchè molte volte si corre il rischio di mettere prima il principio che la persona e questo crea distanze e "sbreghi" all'interno dei gruppi, delle associazioni, della parrocchia.
Vi lascio con un pensiero sociologico che credo si colleghi molto bene con l'argomento: "Quando si tralasciano le condizioni dell'uomo si cade nell'idealismo..."
A voi la parola...soprattutto a chi non è d'accordo con questo pensiero...
Fiorellino.
4 Comments:
Grazie Denise, fiorellino caro (così sveliamo anche al pressante anonimo la tua identità!), di quello che hai voluto condividere anche con me.
Questa,oltre ad essere l'icona biblica del campo seconda tappa, è anche quella di tutto un anno...quante volte ci è capitata fra le mani e nella mente durante tutto quest'anno?! cominciando da Assisi, fino alle ordinarie attività con i tosi...e mi stupisce che ogni volta ne venga fuori un significato sempre nuovo!
Sono daccordo con quello che hai scritto...se ci penso: quanto è troppo facile rinchiudersi nelle proprie idee e, nello stesso tempo, quanto è difficile capire che l'attraversare un nostro paletto per andare verso l'altro non è per forza un negare quello in cui crediamo, ma che può essere partenza per un allargamento positivo dei nostri "confini", della nostra visione delle cose.
Per questo ho molta paura dell'idealismo, in tutte le sue forme. Attaccarsi ad un'idea di bene e di male, e pensare che quella è l'unica idea possibile. E tutto questo magari tralasciando, come dici tu, le condizioni dell'uomo che si ha davanti.
METTERE AL CENTRO LA PERSONA, nostro compito da cristiani che vivono NEL MONDO, e partire da questo. ..per capire come aiutare, per capire di cosa ognuno ha bisogno ... perchè siamo "uguali e distinti" ed è bellissimo. E Dio ci ama comunque. Ed è un grande.
Mi fanno sempre più "spisa" certi discorsi fini a se stessi o costruiti con pensieri magari non propri, certe parole e critiche seguite dal nulla in concreto ... e me ne sento sempre più circondata, putroppo. A questo proposito m'è rimasta molto impressa una riflessione di Carlos Torres Pastorino, trovata su "Dall'alba al tramonto" di qualche settimana fa: "Non criticare! Cerca piuttosto di collaborare con tutti, senza fare critiche. Se vedi qualcosa di sbagliato, parla con amore e gentilezza, cercando di aiutare. Soprattutto cerca di correggere gli altri, attraverso il tuo esempio personale".
... aggiungerei: dopo aver capito qual'è l'esempio più giusto che puoi dare ad ognuno, rispettandolo.
Ok, chiudo, che poi vado fuori tema e mi castigano (sempre se non l'ho già fatto). :-)
...ehm, scusate, ritorno for an important thing: AUGURISSIMI ai nostri PIERI ... don l'uno, e luigi l'altro! :-)
...se Orlando aveva profanato il blog, gli interventi di oggi lo rielevano. Parecchio. Peccato (uh che parola!) che non tutti li capiranno (sapere o conoscere...come le scimmie ricordate?). Ma, sono certo, a noi che scriviamo serviranno. Parecchio. Ah, l'inquisizioone è finita da un pezzo, mi pare.
PS: si scrive spissa:-)
PPS: nella citazione di torres pastorino, sostituirei criticare con giudicare. Mi pare più adeguato.
PPPS: nel malaugurato caso questo dibattito fosse stato l'obiettivo dell'Inquisizione, grazie. Ma ci sono modi più eleganti. Si chiamano Relazioni.
Beh io sono senza parole...davvero...grazie!!!Siamo davvero forti, sappiamo passare da Orlando al buon Samaritano con grande elasticità e aperture mentale ed è proprio questo saper spaziare da argomenti leggeri a quelli più profondi che ci permette di sentirci liberi e di condividere i nostri pensieri...e allora:EVVIVA IL BLOG, EVVIVA I PIRATI, EVVIVA LE SCIMMIE CHE MANGIANO LE PATATE SALATE, EVVIVA ANONIMO, EVVIVA BISCOTTINO, EVVIVA SUCARA, EVVIVA FIORELLINO, EVVIVA FABIO-ORLANDO:)EVVIVA CHI SI METTE IN GIOCO IN QUESTO BLOG, EVVIVA LE STUPIDAGGINI CHE CI FANNO RIDERE DOPO UNA LUNGA E PESANTE GIORNATA DI LAVORO O STUDIOV EVVIVA TUTTI NOIII!!!
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