13 luglio 2007

...responsabili nel mondo!...con Luigi, Ilenia e Luca

...l'estate è iniziata con il campo di III tappa, uno dei più significativi, perchè ti chiede con decisione di cambiare, ti chiede di essere portatore di un messaggio nuovo per un mondo nuovo, di un nuovo modo di intendere la vita e le relazioni, di uno stile nuovo che scardini e rompa quello corrente dell'individualismo, del consumismo, del conformismo, del relativismo, di tutti gli "ismi" di cui tanto si parla e in cui volenti o nolenti siamo immersi anche noi. Ogni nostro nuovo gesto gratuito, ogni nostra nuova ricerca di verità, di onesta, di crescita è un passo nella costruzione della Terra Nuova.

...e allora con Ilenia e Luca e tutti gli amici della diocesi ci si è interrogati molto sul mondo, ma soprattutto su di noi.
Con Mosè abbiamo tentato di toglierci i saldali davanti al roveto, per toglierci con essi tutte le false immagini di felicità che ci portiamo dentro.
Ci siamo chiesti se la nostra vita arde davvero senza consumarci, o se ci stiamo consumando senza ardere.
Una settimana intensa e che ci ha aiutato ad accenderci l'un l'altro il desiderio di una vita che voli in alto, verso le stelle, e non gironzoli sotto la luce di un lampione che poi brucia le nostre fragili ali...come la storia della farfalla che gli amici della papa Giovanni XXIII ci hanno donato in una delle più splendide serate nella storia dei campi AC.

Così condividiamo con voi le parole di un testimone che insieme a Juan Arias, Annalena Tonelli, Martin Luther King, Alberto Marvelli, Piergiorgio Frassati, Alex Zanotelli e tanti altri, ci ha acceso il cuore per imparare a donare la vita ed essere "sale della terra e luce nel mondo".

"Ricordo i miei anni del ginnasio: un mare di dubbi. Dubitavo perfino della mia capacità di affrontare la vita.
Che età difficile! Hai paura di non essere accettato dagli altri, dubiti del tuo charme, della tua capacità d'impatto con gli altri e non ti fai avanti.
E poi problemi di crescita, problemi di cuore...
Ma voi non abbiate paura, non preoccupatevi!
Se voi lo volete, se avete un briciolo di speranza e una grande passione per gli anni che avete...

cambierete il mondo e non lo lascerete cambiare agli altri.
Vivete la vita che state vivendo con una forte passione.

Non recintatevi dentro di voi circoscrivendo la vostra vita in piccoli ambiti egoistici, invidiosi, incapaci di aprirsi agli altri.
Appassionatevi alla vita perché è dolcissima.
Mordete la vita!
Non accantonate i vostri giorni, le vostre ore, le vostre tristezze con quegli affidi malinconici ai diari. Non coltivate pensieri di afflizione, di chiusura, di precauzioni.
Mandate indietro la tentazione di sentirvi incompresi.
Non chiudetevi in voi stessi, ma sprizzate gioia da tutti i pori.
Bruciate... perché quando sarete grandi potrete scaldarvi ai carboni divampati nella vostra giovinezza.
Incendiate... non immalinconitevi. Perché se voi non avete fiducia gli adulti che vi vedono saranno più infelici di voi. Coltivate le amicizie, incontrate la gente.
Voi crescete quanto più sono numerosi gli incontri con la gente, quanto più sono le persone a cui stringete la mano.
Coltivate gli interessi della pace, della giustizia, della solidarietà, della salvaguardia dell'ambiente.

Il mondo ha bisogno di voi per cambiare, per ribaltare la logica corrente che è logica di violenza, di guerra, di dominio, di sopraffazione.
Il mondo ha bisogno di giovani critici.
Vedete Gesù Cristo ha disarmato per sempre gli eserciti quando ha detto: "rimetti la spada nel fodero, perché chi di spada ferisce, di spada perisce". Ma noi cristiani non siamo stati capaci di fare entrare nelle coscienze questo insegnamento di Gesù.
Diventate voi la coscienza critica del mondo. Diventate sovversivi.
Non fidatevi dei cristiani “autentici” che non incidono la crosta della civiltà.
Fidatevi dei cristiani "autentici sovversivi" come San Francesco d'Assisi che ai soldati schierati per le crociate sconsigliava di partire.
Il cristiano autentico è sempre un sovversivo; uno che va controcorrente non per posa, ma perché sa che il Vangelo non è omologabile alla mentalità corrente.
E verranno i tempi in cui non ci saranno più ne spade e né lance, né Tornado e né aviogetti, né missili e né missili-antimissili. Verranno quei tempi.
E non saranno più allucinati da questi spettacoli di morte!
Non so se li ricordate, se li avete letti in qualche antologia quei versi di Neruda in cui egli si chiede cosa sia la vita. Tunnel oscuro - dice - tra due vaghe chiarità o nastro d'argento su due abissi d'oscurità?
Quando ero parroco li citai durante una messa con i giovani.
Poi chiesi: perché la vita non può essere un nastro d'argento tra due vaghe chiarità, tra due splendori?
Non potrebbe essere così la vostra vita?
Vi auguro davvero che voi la vita la possiate interpretarla in questo modo bellissimo."


Antonino Bello - "Senza misura"