A tutto volume...
"Vorrei che Dio esistesse."
"Ma esiste", sussurra Bianca, inclinando la testa su una spalla. (...)
"Sì, una volta esisteva", annuisco. "Quando io ero piccolo, dio c'era. Era tutto più semplice, allora. Il mondo mi sembrava preparato per me, aspettava solo me: i giorni, le stagioni, la scuola. Studiare, obbedire, non chiedere troppo. Bastava far le cose giuste e tutto sarebbe andato bene. Questa è l'illusione di quando sei piccolo, e dio sta in cima all'illusione, regge tutto il castello di carte. Poi, quando sono cresciuto, se n'è andato."
"Forse è ancora lì, ma non lo vedi."
"Credo di no", scuoto la testa. "Vorrei una prova, ma lui non me la dà. Mi sento come un personaggio dentro un libro, uno dei centomila libri che mi sono passati per le mani quando facevo il mio lavoro. Io sto nel libro, ma non so chi lo scrive... non so nemmeno se qualcuno lo scrive, in realtà. Non so se c'è, il libro in cui sto io. Essere il personaggio di un libro sarebbe già qualcosa."
"Non saprai mai se lo scrive dio, il libro", bofonchia Carlo, semiappisolato.
"Mi basterebbe che lo scrivesse qualcuno. Mi basterebbe pensare che la mia vita ha un senso. Che quella di tutti lo ha. Dio dovrebbe provvedere a questo, allora crederei in lui. Ecco, ti chiedo questo, dio", mormoro. La supplica verrebbe meglio se potessi alzare gli occhi al cielo, ma qui c'è solo il soffitto. "Fa' che qualcuno racconti la mia storia. Lui penserà di averla inventata, solo tu e io sapremo che non è così. Allora crederò in te. Dammi questa prova. E voi, lettori, mondo... se troverete la mia vita dentro un libro, sappiate che dio esiste."
da RAUL MONTANARI
L'esistenza di dio
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