...e l'autunno arrivò!
E' stata un'estate difficile, molto difficile, l'ho ripetuto molte volte a molti volti.
Ora è finita, anche se a dir la verità, le prime ore della nuova stagione patiscono le ombre vissute fin'ora. Mi dilungherei per righe e righe a condividere finalmente la mia terribile estate ma eviterò di tediare qualcuno (Elena, che qua c'è solo lei ormai...) con verbalizzazioni virtuali che parrebbero insipide e demoniache. Le tante relazioni che mi hanno abbracciato potranno sfiorare live le mie emozioni, se vorranno. Così, ho scelto di rubare un brano da un libro terminato sabato scorso. Il brano è uno degli ultimi paragrafi e mi ha stupito e commosso. E' esattamente, parola per parola, lo stato d'animo che riveste la mia vita in questi giorni transitori dall'estate all'autunno.
Buone foglie cadenti miei cari, esse racchiudono la tristezza della fine e la speranza della rinascita!
Vi auguro che quando i vostri trent'anni arriveranno, non vi trovino troppo incazzati.
Se sono già arrivati, avete già capito.
Fabio
Dopo qualche incertezza la nostra esistenza alle Due case è ripresa secondo i suoi ritmi stagionali, nella varietà di occupazioni che rendevano fitte le nostre giornate. Cercavo di bruciare tutte le mie energie nel lavoro, non lasciarne abbastanza per pensare a niente troppo a lungo; ma sapevo che non avrei mai potuto tornare esattamente quello di prima. Era come se una parte dei miei pensieri se ne fosse andata per sempre, insieme alla capacità di essere in un posto ed immaginarmi altrove, rafforzare la rete dei miei legami e metterli in discussione, cercare sicurezza e ancora sperare in una sorpresa. Ero solo quello che ero, adesso, e facevo solo quello che facevo; non avevo più esitazioni nè illusioni nè aspettative incontrollate, percepivo in modo chiaro i margini della mia vita.
Ma era la mia vita e mi piaceva: me l'ero scelta e costruita io pezzo per pezzo, con molta fatica e molta passione e molto divertimento; non l'avrei cambiata con quella di nessun altro.
AndreaDeCarlo
DueDiDue
4 Comments:
Io per i 30anni devo ancora camminare un po’ ma…
se ne è veramente andata per sempre quella parte di te che cerca di "rafforzare la rete dei miei legami e metterli in discussione, cercare sicurezza e ancora sperare in una sorpresa"? credo che questo sia fra le cose più belle della vita…mai fermi mai fermi creescere crescere.
Tantomeno credo tu sia una persona da non avere nè illusioni nè aspettative incontrollate, anche perché fanno, volente o nolente, parte della vita, soprattutto per chi non resta con le mani in mano e cerca di costruire.
“ percepivo in modo chiaro i margini della mia vita” … allora sei bravo, ma non credo ti piaccia così,considerando che tu stesso ti dici incazzato. Io continuerei a cercare di capire meglio...meno intuire, più chiedere: anche a se stessi.
Comunque davvero bello sto pezzo, anche se un po’...inclemente?!?:-)
Intanto niente firma, niente onore.
Ma presumo tu sia Elena, visto il nick:-)
In ogni caso, ti sbagli un po' su tutto: "E' esattamente, parola per parola, lo stato d'animo che riveste la mia vita in questi giorni...", non ho scritto a caso o sull'onda di un'emozione demonizzata anch'essa.
Ciò che ho copiato da DeCarlo non è un'opera della ragione, del pensiero, dell'intelligenza. E' ciò che provo, che sono ora. Si cresce, si cambia, ci si trasforma.
Ma una cosa non è cambiata. L'ostinazione alla lotta, la non rassegnazione. Per questo continuo a guardare in me stesso. Solo che non sono più i margini che cerco. Quelli li ho trovati. Anzi, me li han fatti trovare, anche se a calci nello stomaco.
Il pezzo non è inclemente. E' onesto. Anche questa è la vita. Maledettamente reale.
Bon voyage
Altra cosa: non tralasciare il finale: è la mia vita e tutto il resto.
E la storia dell'inclemente. Avevi ragione: è Inclementi:-)
Ci sono anchio ci sono anchio solo che, purtroppo, non ho mai tempo di scrivere...prima o dopo lo farò...
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