07 agosto 2006

La Linea d'Ombra

La linea d'ombra la nebbia che io vedo a me davanti
per la prima volta nella vita mia
mi trovo a saper quello che lascio
e a non saper immaginar quello che trovo
mi offrono un incarico di responsabilità
portare questa nave verso una rotta che nessuno sa
è la mia età a mezz'aria in questa condizione di stabilità precaria
ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto mi giro e mi rigiro sul mio letto
mi muovo col passo pesante in questa stanza umida di un porto che non ricordo il nome
il fondo del caffè confonde il dove
e il come e per la prima volta so cos'è la nostalgia la commozione
nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione per ogni strappo un porto per ogni porto in testa una canzone
è dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione senza preoccupazione
soltanto fare ciò che c'è da fare
e cullati dall'onda notturna sognare la mamma... il mare. Mi offrono un incarico di responsabilità
mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante
mi hanno detto che la paga è interessante e che il carico è segreto ed importante
il pensiero della responsabilità si è fatto grosso
è come dover saltare al di là di un fosso che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato
saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto
di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura cosa sarò dove mi condurrà la mia natura?
La faccia di mio padre prende forma sullo specchio lui giovane io vecchio
le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio
"la vita non è facile ci vuole sacrificio un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione"
arriva il giorno in cui bisogna prendere una decisione
e adesso è questo giorno di monsone col vento che non ha una direzione
guardando il cielo un senso di oppressione ma è la mia età dove si sa come si era e non si sa dove si va,
cosa si sarà che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ti vivono accanto
e attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera
dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera
ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare
mi perdo nelle letture, i libri dello zen ed il vangelo l'astrologia che mi racconta il cielo
galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare
ma questa linea d'ombra non me la fa incontrare.
Mi offrono un incarico di responsabilità
non so cos'è il coraggio se prendere e mollare
tutto se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare
ma bella da esplorare provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare
portato questo carico importante a destinazione
dove sarò al riparo dal prossimo monsone
mi offrono un incarico di responsabilità
domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire
getterò i bagagli in mare studierò le carte
e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte e quando passerà il monsone dirò levate l'ancora diritta avanti tutta questa è la rotta questa è

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sono proprio felice di sentire queste parole lasciate da te Alessia, sono felice che tu sia una mia compagna di viaggio in questa vita e sono ancora più contenta che tu sia pronta a scendere al porto per salpare per una nuova avventura...!
Grazie per essere quello che sei!
Un abbraccio!

15:55  

Posta un commento

<< Home